TOPOGRAFIA:
GLI STRUMENTI |
TAVOLETTA
TOPOGRAFICA MULTIUSO |
Al giorno d’oggi, quando ormai tutti gli strumenti di rilevamento
sono elettronici e precisissimi, è ancora possibile recuperare,
per l’uso nelle unità scout, le più antiche e
semplici tecniche topografiche basate sulla trigonometria.
Ecco quindi un semplice strumento, facile da costruire, che , utilizzando
le proprietà dei triangoli, si presta a svolgere diversi ruoli
molto utili nelle attività di topografia:
· distanziometro, per la misurazione delle distanze;
· tavoletta pretoriana, per la realizzazione di rilevi;
· clinometro, per la misurazione delle altezze.
Vediamo come si costruisce, per poi passare alle caratteristiche di
utilizzo.
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MATERIALE
· due rettangoli di plexiglass o plastica trasparente cm
17x25
· una listerella di plastica trasparente cm 2x14
· una listerella di plastica trasparente cm 2x22
· due rettangoli di plastica trasparente cm 3x2
· due piccoli cardini
· due viti a testa svasata con dado a farfalla, diametro
mm 3
· cinque viti autofilettanti con testa svasata
· due fotocopie del goniometro allegato
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COSTRUZIONE
Si
tagliano due rettangoli del formato di cm 17x25 da un foglio di plexiglass
o plastica trasparente – va bene, ed è economica, quella
che si usa nelle cornici infrangibili “a vista” per foto
–, lo spessore dei due pezzi dipende dal materiale che si ha a
disposizione, ma non occorre sia superiore
a mm 3.
Con lo stesso materiale si costruisce un mirino (alidada) di cm 2x14
su di esso vanno applicati due traguardi abbattibili di cm 2x3 fissandoli
– come da figura (Fig 1) - sull’alidada con l’aiuto
di due piccoli cardini, incollati con un collante tipo “attak”.
Sulla linea mediana del mirino e dei traguardi va incisa con un cutter
una sottile linea retta (che deve poi essere scurita con un pennarello
fine ad inchiostro indelebile). Sui traguardi, prima dell’incollaggio,
andranno fatti due fori da mm 2 a metà della loro altezza e lungo
la linea di fede.
Nello stesso modo, ma senza i traguardi, si realizza un’altra
striscia di plastica da cm 2x22 , che fungerà da asta del clinometro.
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Sui due rettangoli
vanno fatti due fori di 3 mm di diametro, come in figura (Fig.2); inseriamo
tra i pezzi due copie del goniometro, in modo che da ogni lato si possano
leggere i valori.
(Attenzione: per la faccia inferiore leggete l’avvertenza riportata
nelle istruzioni per l’uso del clinometro! Vedi anche Fig.3)
I due pezzi vanno fissati tra di loro usando delle viti autofilettanti
a testa svasata, a cui va ricavata la sede su uno dei rettangoli, in
modo che non sporgano. Oppure si può più semplicemente
incollarli tra loro lungo i bordi.
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Montate
l’alidada sul foro 1 e l’asta del clinometro sul foro 2,
nel lato opposto a quello dell’alidada, fermandole con il dado
a farfalla in modo che si possano muovere liberamente. La linea di fede
dell’alidada deve coincidere con l’indice dello 0° (prima
di montare l’asta leggete l’avvertenza alla fine dell’articolo).
Se necessario appesantite l’asta del clinometro incollandovi una
moneta o una rondella metallica.
Le dimensioni indicate sono quelle più comode per poter trasportare
lo strumento in una borsa da topografia o in un quaderno. Le misure
possono naturalmente essere variate a piacere: più grande è
la tavoletta, più precise saranno le rilevazioni. Al posto della
plastica trasparente si può usare per la base anche del compensato
da 5 mm di spessore: i goniometri andranno allora incollati e protetti
con vernice trasparente.
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A
questo punto lo strumento è pronto… non rimane che imparare
l’uso delle sue diverse funzioni. |
USO
Distanziometro
Per conoscere la distanza di un oggetto che vediamo in lontananza: lo
traguardiamo con il nostro strumento regolando l’alidada su 90°,
poi ci spostiamo lungo una linea di base misurata precedentemente; giunti
al suo estremo traguardiamo di nuovo l’oggetto e leggiamo l’angolo
che l’alidada ci mostra.
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Come vedete abbiamo
ottenuto un triangolo immaginario in cui i vertici sono costituiti dagli
estremi della base misurata (A e B) e dall’oggetto rilevato (C
Ricaveremo la misura del lato AC – che è la distanza dell’oggetto
dal primo punto di rilievo – con questa formula, dove alle misure
in gradi degli angoli andranno sostituiti i valori ricavati dalla tabella
allegata:
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Tavoletta
pretoriana
Volendo fare il rilevo di una determinata zona si comincia con lo stabilire
e misurare una linea di base.
(fig. 5)
Ci portiamo sul punto A e traguardiamo i punti notevoli segnando gli
angoli che l’alidada forma rispetto alla base misurata. Portandoci
poi nel punto B ripetiamo l’operazione ricavando una tabella come
quella presente nell’illustrazione.
Riportiamo su scala ridotta la base usando un foglio di carta millimetrata,
quindi con l’aiuto di un goniometro o rapportatore riportiamo
gli angoli precedentemente misurati. Dall’intersezione delle righe
omologhe risulterà la posizione dei vari punti traguardati. Per
completare il rilievo basterà aggiungere gli altri dettagli del
terreno
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Clinometro
Per utilizzare
la tavoletta allo scopo di misurare le altezze basterà impugnarla
come in figura (fig. 5), traguardando l’oggetto da misurare con
il lato corto dello strumento (i più bravi potranno anche installarvi
un mirino, magari usando la cannetta vuota di una penna a sfera) ed
utilizzando il secondo righello come filo a piombo. Si procede poi a:
Misurare l'angolo sotto cui si vede la cima dell'oggetto (angolo a ).
Misurare con il distanziometro la distanza alla base dell'oggetto se
è di modesta altezza (albero) o la distanza del punto di mira
in caso di un rilievo importante.
Misurare l'altezza a cui viene tenuto il clinometro (h).
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Tenendo
presente che l’angolo a corrisponde al valore che leggiamo con
l’aiuto della linea di fede del righello sulla scala del goniometro,
possiamo ricavare l’altezza dell’oggetto o del punto di
mira utilizzando il procedimento illustrato per il distanziometro, sommando
poi alla misura ottenuta l’altezza h .
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Attenzione:
per una corretta misurazione il goniometro sulla facciata inferiore
della tavoletta dovrà essere tagliato e montato in modo da avere
lo 0 vicino al margine esterno, al contrario di quello che viene usato
per il distanziometro sull’altro lato
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Medit
da Esperienze e Progetti nr 161
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