ARIA
NUOVA IN CUCINA! |
AL
CAMPO CON IL FORNELLO "TURBO" |
Premessa I
fornelli che si vedono ai campi estivi sono solitamente dei modelli che
hanno un grande consumo di legna , un basso rendimento e …fanno
tanto fumo! Medit |
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Il Fornello “Turbo”
Il fornello Turbo funziona in base ad alcuni semplici principi, che
molti capi scout facilmente ricondurranno a quanto già visto
in innumerevoli occasioni durante le attività, ritenendoli ovvi;
la genialità dell’oggetto sta nel combinare insieme tutti
questi accorgimenti:
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Realizzazione Nella parte bassa del bidone deve essere praticato un foro dello stesso diametro dei tubi, con l’aiuto della cesoia o della smerigliatrice. Nel foro inserite, dall’alto, i tubi da stufa montati al gomito. Il tubo orizzontale che funge da serbatoio di combustibile sarà fissato a pressione contro le pareti del foro, quello verticale invece deve essere fissato (e centrato) alle pareti del bidone con l’aiuto di un pezzo di tondino di ferro,che lo attraversi da parte a parte come in figura. A circa 8/10 cm sotto il bordo superiore del bidone si fanno 4 fori in cui andranno infilati due spezzoni di tondino che serviranno sia per appoggiarvi la pentola che per sospendere il fornello ad una struttura di altezza adeguata in modo che il bordo superiore del bidone sia a circa 70/75 cm da terra. I fori dovranno essere fatti con attenzione, in modo che i tondini siano alla stessa altezza e la pentola possa così essere appoggiata in piano. Con
la smerigliatrice o il seghetto si taglia una striscia di rete metallica,
o di lamiera, lunga come il tubo orizzontale e larga poco meno del suo
diametro, in modo che vi si possa incastrare; su di essa verrà
introdotta la legna nel bruciatore. |
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Funzionamento
Il disegno che illustra il funzionamento è abbastanza chiaro. Il fornello brucia rami sottili sopra una griglia, in modo che il flusso dell’aria produca con un effetto “turbo” un getto di intenso calore sul fondo e le pareti della pentola. Il consumo di legna è limitato e il rendimento alto, visto l’utilizzo di quasi tutto il calore prodotto dalla combustione Man mano che la legna si consuma viene progressivamente spinta avanti dal fuochista in modo da mantenere il fuoco all’interno del tubo verticale. L’intensità del fuoco si può regolare dosando la quantità di legna nel bruciatore e/o dosando la quantità di aria (un flusso troppo intenso “raffredda” il fuoco e uno scarso produce fumo, che non scalda), a questo scopo si può usare il disco di lamiera ottenuto praticando il foro opportunamente incernierato con filo di ferro all’entrata del bruciatore. Al momento di cucinare può essere utile appoggiare il disco in rete spargifiamma sul bordo superiore del tubo in modo da diffondere uniformemente il calore e non far uscire brandelli di cenere dal bruciatore. Per il buon funzionamento del “Turbo” è indispensabile mantenere il bruciatore quanto più possibile sgombro da cenere e braci. Il
fornello può essere costruito interamente con materiale di recupero,
riducendo il suo costo al minimo e rendendolo esempio tipico di come si
possa mettere in pratica l’ottavo articolo della Legge Scout.
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Foto
dall'alto, dove si nota il sistema di fissaggio e la presenza dell'isolante (argilla espansa) |
Foto
dell' imbocco del bruciatore, dove si nota la grata su cui viene inserita la legna |
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Astuzie Per cucinare con pentole o padelle con il bordo più basso dell’imboccatura del fornello si possono usare dei pezzi di mattone da appoggiare in modo stabile sui tondini. Le prime volte che abbiamo usato questo fornello abbiamo faticato ad accenderlo, poi, provando e riprovando, il problema è stato risolto “fiammeggiando” il tubo verticale con un foglio di giornale acceso in modo da innescare il tiraggio. Bisogna anche prestare attenzione al caricamento del combustibile nel fornello: infatti nella stessa occasione una carica eccessiva di legna nel bruciatore ha provocato, una volta avviato il tiraggio, una violenta fiammata alta quasi due metri, tale da provocare un buco nel riparo della cucina…forti della nostra esperienza evitate il danno! Per il primo anno abbiamo usato questi fornelli senza colmare lo spazio attorno al tubo con il materiale isolante ed eravamo soddisfatti del rendimento, quest’anno abbiamo riempito per ¾ dell’altezza il bidone con argilla espansa (quella che si mette nei vasi di fiori) ed il potere calorifico del fornello è decisamente aumentato, riducendo ulteriormente i tempi necessari alla cottura dei pasti al campo. |
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Adattamento
di un articolo apparso sul nr 163 di Esperienze e Progetti |