I
RAGAZZI ESPLORATORI ITALIANI
CENTO ANNI FÀ IN TOSCANA LE PRIME ESPERIENZE ORGANIZZATE
DI SCAUTISMO IN ITALIA |
GLI
INIZI
In un mattino di primavera
del 1910, a Bagni di Lucca, il maestro Remo Molinari stava facendo eseguire
ai suoi allievi alcuni esercizi all'aperto, quando un distinto signore
si fermò ad osservare la scena. Dopo qualche tempo si avvicinò,
si presentò al maestro, gli diede alcuni suggerimenti, poi lo invitò
a casa sua per il pomeriggio. Era sir Francis Vane of Hutton, un baronetto
inglese che soggiornava per lunghi periodi alle terme di Bagni di Lucca.
Il maestro Molinari si recò all'appuntamento piuttosto incuriosito,
ma anche con una certa emozione: cosa mai poteva volere da lui un baronetto
inglese? Sir Vane lo accolse gentilmente e, dopo alcuni convenevoli, iniziò
a parlargli di un movimento giovanile che era nato in Inghilterra un paio
di anni prima: lo Scautismo. Gli illustrò gli ottimi risultati
raggiunti fino ad allora nella formazione morale, spirituale e fisica
dei giovani e, alla fine, gli propose di dar vita agli scout a Bagni di
Lucca. |
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Il
maestro Remo Molinari |
Molinari si entusiasmò
subito all'idea e, aiutato da sir Francis Vane, si mise all'opera. Numerosi
ragazzi aderirono all’iniziativa. Fu fatta venire dall'Inghilterra
un'uniforme scout, che servì da modello a un sarto locale, incaricato
di cucire le uniformi. I bastoni scout furono fatti con manici di vanga.
Alcune signore del luogo cucirono la bandiera tricolore che venne consegnata
ufficialmente il 26 giugno 1910: la madrina fu la contessa Emmy Gamba
Ghiselli moglie di Mario Calderara, uno dei pionieri dell'aviazione italiana.
L'associazione ebbe il suo inizio ufficiale il 12 luglio 1910, al Law
Tennis Club di Bagni di Lucca, con una cerimonia alla quale parteciparono
il prefetto di Lucca, comm. Vigliani, il giudice del mandamento, avv.
Donetti, il regio commissario, cav. Bassi, l'ambasciatore dello zar di
Bulgaria, Risoff, autorità comunali di Bagni e della provincia
di Lucca, personaggi della nobiltà italiana e straniera, turisti
italiani e stranieri che villeggiavano a Bagni.
Dopo
il benvenuto iniziale, il saluto alle autorità e alcuni discorsi,
il maestro Molinari fece schierare i ragazzi davanti alla tribuna. L’avvocato
Donetti spiegò loro il significato del giuramento che stavano per
pronunciare, quindi li invitò a giurare. Tutti i ragazzi, alzando
la mano destra, gridarono insieme: “Giuro” (1). Poi Sir Francis
Vane, che era in uniforme militare britannica, consegnò a ciascuno
dei ragazzi il distintivo scout, un giglio bianco in campo azzurro-verde
con il motto “Be Prepared”, quindi pronunciò un discorso
in inglese, dicendo quanto fosse lieto di aver potuto far sorgere anche
in Italia questo sistema per l’educazione dei ragazzi. Seguirono
altri discorsi e, al termine, preceduti dalle due bande musicali presenti,
tutti gli intervenuti sfilarono per le vie imbandierate di Bagni di Lucca. |
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IL
DISTINTIVO
Nonostante diverse ricerche,
sembra che nessuno dei distintivi consegnati ai Ragazzi Esploratori di
Bagni di Lucca sia giunto fino a noi e quindi non si sa quale fosse esattamente
il disegno di questo primissimo distintivo scout italiano, anche se si
pensa che fossero distintivi di provenienza inglese. Successivamente il
Vane scelse come distintivo per i R.E.I. un giglio fiorentino con ai lati
la sigla R-E (Ragazzi-Esploratori). Secondo alcuni storici dello Scautismo,
questo giglio potrebbe non essere fiorentino ma potrebbe essere stato
ripreso dai gigli, presenti ancora oggi, nel Reale Casinò di Bagni
Lucca sull’architrave decorativa esterna e sulla decorazione del
salone ducale. Questi sono però gigli borbonici e non fiorentini.
Infatti l’edificio, in stile neoclassico, fu costruito negli anni
in cui il Ducato di Lucca era governato da Carlo Ludovico di Borbone-Parma
(1815-1847).
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LA VISITA AL RE
Diversi giornali descrissero
la cerimonia svoltasi a Bagni di Lucca e così l’iniziativa
di sir Francis Vane fu conosciuta anche al di fuori della piccola cerchia
di Bagni. Ma ciò che diede una risonanza molto più ampia
all’iniziativa fu la visita effettuata al Re, Vittorio Emanuele
III. Il Vane, grazie all'appoggio del Regio Commissario e del Prefetto
di Lucca, che erano stati presenti alla cerimonia del "Giuramento"
a Bagni, ottenne di essere ricevuto, insieme ad una trentina di Esploratori,
il 6 novembre 1910, dal Re che in quel periodo soggiornava nella tenuta
reale di San Rossore, a poca distanza da Bagni di Lucca.
Molti giornali parlarono dell'avvenimento, fra questi il “Corriere
della sera”, “La Nazione”, “La Tribuna”,
il “Corriere Toscano”, ecc. Il “Giornale d’Italia”
dell’8 novembre 1910 così descrisse l’avvenimento:
“Il Re e i Ragazzi Esploratori. Alle 10.30 poi S.M. passò
in rivista la compagnia dei ragazzi esploratori dei Bagni di Lucca, una
nobilissima istituzione che l’inglese Sir Francis Vane, un reduce
dal Transvaal, ha fondato per educare i giovani alla bontà ed alla
disciplina. I ragazzi, veri militari in miniatura, hanno tenuto un contegno
così corretto da meritare l’ampia lode del Sovrano e delle
persone del suo seguito. La compagnia dopo aver eseguito delle evoluzioni
sul piazzale di San Rossore, si è allineata intorno ad una tavola
riccamente imbandita ed [i ragazzi] hanno fatto molto onore ai dolci squisiti
che loro erano stati offerti da S.M. Accompagnavano questi ragazzi oltre
che il loro capo Sir Francis Vane, il comandante maestro Molinari, i signori
Santini, Cherubini, Pistolozzi, il marchese Pucci di Firenze, il generale
Ulbrich, il giudice Douetti pretore di Borgo a Mozzano, le signore Helen
Zimmern e Luisa Ball: quest’ultima è la più fervente
propagandista dell’istituzione. La compagnia fu molto festeggiata
dalla cittadinanza. Ad esso fecero cortesi accoglienze il sindaco Buonamici,
il principe Abamelek Lazarew ciambellano della corte di Pietroburgo.”
Un giornalista del “Nuovo Corriere”, presente a San Rossore,
scrisse: “Sento una grande ammirazione (…) dal figlio del
barone al figlio del falegname vestono ugualmente (…) i piccoli
dissensi sono appianati da essi stessi riuniti in Corte d’onore
(…) quando vanno sui monti piantano le tende e fanno essi stessi
la propria cucina (…) l’avanguardia precede (…) son
quattro ragazzi che si informano delle strade, delle fonti (…) e
trasmettono messaggi al grosso della troupe (…)”.
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LO
SVILUPPO
A seguito delle notizie pubblicate dalla stampa, da varie
parti d'Italia iniziarono a giungere a Sir Francis Vane numerose richieste
di informazioni per aprire altri gruppi di Ragazzi Esploratori. Nel giro
di poco tempo prese corpo una associazione, che assunse il nome di R.E.I.,
"Ragazzi Esploratori Italiani". Il redattore del giornale "La
Tribuna " scrisse l'inno "Piccoli cavalieri" che il maestro
e compositore Giacomo Puccini si impegnò a musicare. Si ha notizia
di una ventina di Sezioni R.E.I. in tutta Italia, funzionanti o in costituzione.
Spesso però i R.E.I. venivano indicati, o anche loro stessi utilizzavano,
nomi differenti quali Piccoli Esploratori della Pace, Ragazzi Patrioti,
Boy-Knight, Giovani Esploratori e altri. Questo successivamente ha causato
qualche grattacapo agli storici dello scautismo, che si sono dovuti districare
fra nomi differenti per i quali non sempre era chiaro se fossero, o meno,
riconducibili ad una medesima iniziativa.
A NAPOLI, PORTICI
E MILANO
La Sezione di Napoli fu fondata nel 1911 dall’inglese,
Hector M. Bayon (2), con la collaborazione del cav. Attilio Curcio e del
sig. Guido Fiorentino. La Sezione aveva un’organizzazione estremamente
semplificata e non disponeva nemmeno di una sede. Le riunioni si tenevano
all’aperto ed erano convocate attraverso cartoline postali, come
quella qui riprodotta.
Collegata con quella di Napoli, nacque la Sezione di Portici, fondata
da Guido Fiorentino. Nel suo viaggio di nozze, nel febbraio del 1913,
Baden-Powell fece scalo a Napoli ed ebbe la sorpresa di incontrare i R.E.I.
che lo condussero a visitare la loro sede.(3)
A Milano, l’insegnante
Ugo Perucci, conosciuta l’iniziativa del Vane, formò un gruppo
che chiamò “Piccoli Esploratori della Pace”. Ebbe dei
contatti con i R.E.I. di Genova ma volle mantenere indipendente la sua
associazione. Dopo qualche anno e alcuni cambiamenti di denominazione,
Perucci decise di darle il nome di “Associazione Ragazzi Pionieri
Italiani” (A.R.P.I.). L’A.R.P.I. si diffuse in varie città
italiane fino al 1927 quando, come le altre associazioni scout, fu sciolta
dal fascismo.
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A
GENOVA
Da Genova un giovane
insegnante di nome Mario Mazza (4), venuto a conoscenza della iniziativa
del Vane, gli scrisse per avere informazioni. Vane invitò Mazza
a prendere contatto con il dott. James Richardson Spensley. Questi era
il medico di diverse società di navigazione inglesi che facevano
base a Genova, era uno sportivo, socio del "Genoa Cricket and Athletic
Club" (5). Aveva conosciuto Baden-Powell in Inghilterra, ricevendone
in dono una copia autografata dello "Scouting for Boys" ed era
tornato a Genova con l'idea di creare un gruppo di Scouts.
Mazza e Spensley invitarono a Genova sir Francis Vane per una conferenza,
che ebbe luogo il 13 Novembre 1910 con la partecipazione di autorità
genovesi e di numeroso pubblico. Al termine della serata fu costituita
una commissione per dare vita alla Sezione genovese dei Ragazzi Esploratori
Italiani. Come Presidente della Sezione fu nominato il colonnello Reghini,
Commissario Delegato per la Liguria fu il dott. Spensley e Segretario
l’insegnante Mario Mazza.
Ai R.E.I. genovesi non piaceva però il giglio scelto dal Vane perché
lo ritenevano troppo elaborato. Mario Mazza disegnò vari modelli
di giglio che però non piacquero. Alla fine i genovesi adottarono
come distintivo un giglio di foggia medievale, che avevano trovato su
un arco nella chiesa sconsacrata di S. Agostino dove avevano la loro sede.
Questo giglio, che fu adottato anche da qualche altra Sezione R.E.I.,
sopravvisse ai R.E.I. ed ebbe una lunga storia perché per alcuni
anni (dal 1912 al 1917) fu il distintivo del C.N.G.E.I. e, dal 1916 al
1974, quello dell'A.S.C.I..
Purtroppo, dopo un inizio promettente, verso la fine del 1911 la Sezione
R.E.I. di Genova entrò in crisi perché il Presidente della
Sezione, colonnello Ottavio Reghini, operava per portare i R.E.I. nel
ricreatorio giovanile “Victor Descalzi” legato all'ambiente
della massoneria genovese. Questo non poteva certamente trovare d'accordo
il Segretario della Sezione, Mario Mazza, che era cattolico. Come conseguenza,
Mario Mazza uscì con i suoi Esploratori dai R.E.I. e fondò
i R.E.C.I., "Ragazzi Esploratori Cattolici Italiani"(6) .
Questa presenza della massoneria nello Scautismo non fu un fatto sporadico,
o casuale. Sir Francis Vane era massone e utilizzò amicizie e conoscenze
nell'ambiente massonico per diffondere la sua associazione in Italia.
Anche Spensley abbandonò i R.E.I. e fondò un suo gruppo
che in alcune occasioni fece attività con gli Esploratori di Mazza.
Successivamente Spensley entrò nel C.N.G.E.I. occupandosi dello
sviluppo a Genova e a Savona fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.(7)
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Bozze
di gigli realizzate da Mario Mazza |
Il
giglio dei REI di Genova |
LA FONDAZIONE
UFFICIALE
Il 18 dicembre 1910
Sir Francis Vane convocò a Firenze un convegno delle Sezioni R.E.I.
esistenti. Vi parteciparono sia i dirigenti che i Ragazzi Esploratori.
Furono presenti le Sezioni di Bagni di Lucca, Viareggio, Lucca, Pisa,
Perugia, Firenze, Genova (con Reghini e Spensley) ed altre Sezioni del
centro-nord Italia. Il convegno iniziò al Parco delle Cascine,
dove Sir Francis Vane e il marchese Orazio Pucci passarono in rivista
i ragazzi, ai quali fu poi offerto un rinfresco alla Casa Giacosa (8).
Nel pomeriggio i Ragazzi Esploratori assistettero ad uno spettacolo cinematografico
seguito da una rappresentazione al Teatro Alfieri.
I dirigenti, invece, parteciparono, unitamente a numerose altre personalità,
ad una “adunanza” (che sarebbe più esatto definire
assemblea) presieduta dal conte Lanfranco Carnevale, nella sala della
Società Leonardo da Vinci nel palazzo Corsi (9).
Sir Francis Vane illustrò gli obiettivi e il metodo della nuova
organizzazione, auspicandone lo sviluppo in Italia. Il suo discorso, in
inglese, fu tradotto dal sig. Poggiali. Seguirono diversi altri interventi
e poi si discusse, molto animatamente, su come dovesse essere tradotto
in italiano il termine inglese “Boy Scouts”.
La Sezione fiorentina aveva adottato la denominazione di “Ragazzi
Patrioti”, ma il nome non piacque agli altri partecipanti e, dopo
una lunga discussione, fu approvato a maggioranza il termine di "Ragazzi
Esploratori".
Si passò quindi alla nomina dei vari organismi. Il Comitato d'Onore
risultò composto dal Sindaco di Firenze, dal Principe Corsini,
da Pasquale Villari (10), dal Generale Viganò (11). Il Comitato
Centrale, composto da una trentina di persone, annoverava nomi importanti
della nobiltà e dell’alta società fiorentina. A Sir
Francis Vane fu affidato l’incarico di Ispettore Generale, in pratica
era il vero dirigente responsabile dell’associazione.
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SIR FRANCIS VANE
Sir Francis Patrick
Fletcher Vane, 5° baronetto di Hutton, era nato il 16 ottobre 1861
a Dublino, in Irlanda, da padre inglese e madre irlandese. Era cresciuto
a Sidmouth nel Devonshire. Anche lui, come Baden-Powell aveva studiato
a Charterhouse, aveva poi frequentato il Military College a Oxford ed
aveva intrapreso la carriera militare. Dal 1899 al 1902 fu in Sudafrica
dove partecipò alla guerra contro i Boeri. Dal Sudafrica scrisse
diverse corrispondenze di guerra per alcuni giornali inglesi e pubblicò
pesanti critiche contro i sistemi di guerra britannici e il comportamento
verso i civili Boeri. Nel 1916, durante la rivolta di Pasqua degli irlandesi
contro la dominazione britannica, presidiò con circa 300 uomini
i Portobello Barracks a Dublino.
La repressione britannica della ribellione irlandese fu molto dura, diversi
insorti furono condannati a morte e giustiziati.
Sir Francis Vane si impegnò per far arrestare e giudicare alcuni
militari inglesi che avevano compiuto atti criminali contro i cittadini
irlandesi ed ucciso a sangue freddo lo scrittore irlandese Skeeny Skeffington.
Questo gli costò la carriera militare, perché fu congedato
dall’esercito britannico.
Sir Francis Vane aveva
sposato nel 1888 Anna Oliphant (morta nel 1922) terza figlia del Barone
da Costa Ricci e, in seconde nozze, nel 1927, Kathleen, figlia di George
Henry Crosbie. Sir Francis Vane non ebbe eredi. Scrisse alcuni libri,
fra i quali ricordiamo: “The War One Year After”, sulla Guerra
Anglo-Boera e sui metodi utilizzati dai britannici per debellare la resistenza
dei Boeri, “On Certain Fundamentals”, sulle sue idee politiche
e filosofiche, “Walks & People In Tuscany” (12), 300 pagine
sui suoi viaggi in Toscana e regioni limitrofe, “Agin the Governments
- Memories and Adventures of Sir Francis Fletcher Vane”, le sue
memorie che pubblicò nel 1930. Morì il 10 giugno 1934 all’età
di 73 anni.
Qualche autore sostiene
che Sir Francis Vane fosse cattolico. Ma il Vane era di fede protestante
e frequentava la chiesa protestante di Bagni di Lucca, come risulta da
una testimonianza della figlia del maestro Molinari (13). Inoltre il Vane
aderiva alla massoneria e, come si sa, questo per un cattolico non era
(e non è) possibile.
Per molto tempo si
era ritenuto che il ruolo di sir Francis Vane nella fondazione dei R.E.I.
fosse stato piuttosto marginale e che quella di Bagni di Lucca fosse stata
una "iniziativa effimera e poco seria", come la definì
parecchi anni dopo uno dei protagonisti della nascita dello Scautismo
in Italia (14). Studi e ricerche accurate di un Capo del C.N.G. E.I. di
Parma, Mauro Furia (15), hanno messo in luce invece che il ruolo svolto
dal Vane fu molto importante e che egli contribuì in maniera determinante
sia alla fondazione e sia al successivo funzionamento dei R.E.I.
Il Vane fu l'anima di questa piccola associazione, ne curò i rapporti
con l'esterno (stampa, autorità, ecc), tenne conferenze sullo Scautismo,
visitò la Sezione R.E.I. e attuò altre iniziative volte
allo sviluppo della sua associazione. |
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IL
DISSIDIO CON BADEN-POWELL
Il Vane era un dissidente
dello scautismo di Baden-Powell. Anzi accusava Baden-Powell e il suo Scautismo
di essere "militarista" (16). Inizialmente ne aveva fatto parte
ed aveva avuto anche un incarico di notevole importanza, infatti nel 1909
Baden-Powell lo aveva nominato Commissario per l'area di Londra. Dopo
alcuni mesi però il Vane era entrato in contrasto con il Quartier
Generale dell'associazione scout britannica. Baden-Powell aveva cercato
in tutti i modi di giungere ad un accordo fra le parti, ma senza riuscirvi.
Il Vane allora si mise contro lo stesso Baden-Powell e, organizzando una
vera e propria ribellione di numerosi capi londinesi, provocò una
scissione nello scautismo inglese, aderendo, insieme a molti capi e ai
relativi Riparti, ad un'altra associazione, i British Boy Scouts, nati
poco tempo prima. I giornali parlarono ampiamente di questa situazione,
creando a Baden-Powell imbarazzi e problemi a non finire.
Grazie anche all’azione e ai finanziamenti del Vane, i British Boy
Scouts ebbero un notevole sviluppo e si diffusero non solo in Gran Bretagna
ma anche in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Egitto, Sud Africa,
India, creando anche parecchie difficoltà allo scautismo di Baden-Powell.
Nel solo Regno Unito gli Scouts di Baden-Powell censiti in quegli anni
erano 150.000, Parecchi Riparti aderirono ai British Boy Scouts, i quali
a loro volta si unirono alla Boys Life Brigade formando così i
National Peace Scouts e raggiungendo la non trascurabile cifra di 50.000
iscritti. Accanto al settore maschile fu creato anche il settore femminile
denominato British Girl Scouts.
Per Baden-Powell non fu facile risolvere il problema creato dal Vane.
Però questa situazione convinse Baden-Powell a lasciare la carriera
militare e a dedicarsi interamente allo Scautismo. A Londra per parecchio
tempo molti Capi, anche se rimasti nell’associazione ufficiale,
restarono avversi alle linee del Quartier Generale britannico. Nella rivista
dei capi londinesi, "The trail", talvolta apparivano articoli
critici sull'operato del Quartier Generale ed anche contro lo stesso Baden-Powell.
Oltre ai R.E.I., sir Francis Vane era in collegamento con altre iniziative
scout, in particolare con Augustin Dufresne, un armatore francese che
nel 1911 aveva fondato in Francia un’associazione scout, precorritrice
degli “Eclaireurs de France”, con l’associazione “American
Boy Scout” (17), fondata negli Stati Uniti nel 1910 da William Randolph
Hearst, proprietario di giornali, e con una iniziativa scout in Belgio
a De Panne.
Sir Francis Vane riunì tutte queste associazioni nella “Legion
of World Scouts”, che di fatto fu la prima organizzazione mondiale
scout e anticipò di diversi anni l’analoga iniziativa di
Baden-Powell. L’11 novembre 1911, nella Cappella Reale del Savoy,
il Vane fondò ufficialmente l’“Order of World Scouts”
(18) ., che riprendeva e applicava all’intera federazione il tema
della cavalleria. Anche la scelta della data della fondazione non fu casuale,
infatti esattamente 8 secoli prima, l’11 novembre 1100, Baldovino
I era stato incoronato Re di Gerusalemme (19). Sir Francis Vane divenne
“Grand Scout Master” dell’Order of World Scouts, riprendendo
il titolo di “Gran Maestro” che era prerogativa degli ordini
cavallereschi di un tempo ma anche della massoneria.
Nel 1912, sir Francis
Vane, che, oltre ad animare, finanziava anche personalmente sia i British
Boy Scouts che l’Order of World Scouts, subì un pesante rovescio
economico perché aveva speso gran parte del suo patrimonio personale
per sostenere la struttura organizzativa dei British Boy Scouts e dell’Order
of World Scouts, per finanziare l’acquisto delle uniformi, per numerosi
viaggi in patria e all’estero allo scopo di diffondere la sua organizzazione.
Il 18 luglio 1912 il Vane fu protestato e dichiarato fallito. Dovette
quindi interrompere i finanziamenti e ritirarsi, abbandonando la sua organizzazione.
Iniziò così una fase di declino di tutte queste associazioni.
Molti Riparti dei British Boy Scouts chiesero di rientrare nell’organizzazione
di Baden-Powell, altri si dispersero, altri ancora diedero vita ad iniziative
differenti (20). In Italia a tutto questo si aggiunse la nascita, nel
1912, del Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani (C.N.G.E.I.), più
strutturato, meglio organizzato, fortemente appoggiato dalle autorità
civili e militari e nel quale, fra il 1914 e il 1915, entrarono le Sezioni
R.E.I. rimaste dopo la partenza di sir Vane.
Sir Francis Vane riuscì dopo qualche tempo a rimettersi in piedi
finanziariamente. Dopo la Prima Guerra Mondiale continuò a trascorrere
lunghi periodi in Italia, mantenne dei contatti con lo Scautismo italiano
e, al momento dello scioglimento, tentò di intervenire, ma senza
successo, presso lo stesso Mussolini.
UNA
VALUTAZIONE
Sir Francis Vane era un personaggio
particolare, con passioni apparentemente contraddittorie e interessi molteplici.
Un aristocratico democratico con simpatie socialiste e repubblicane, un
ufficiale di carriera che fece comizi contro la guerra, un leale imperialista
che sfidò sciovinismo e demonizzazione del nemico. In famiglia
non era stato il primo Vane campione delle libertà, infatti un
suo antenato, Sir Henry Vane, anche lui di carattere piuttosto indocile,
fu giustiziato nel 1662 dal re Carlo II Stuart.
Uno dei biografi di Baden-Powell, parlando del Vane lo ha definito "un
uomo sconcertante" a causa della sua natura "attiva, vivace
e fantasiosa", che fece presa su Baden-Powell. Accanto a questa sua
natura, però, il Vane aveva un "modo di fare volubile"
che lo portò presto ad entrare in contrasto con gli altri dirigenti
scouts inglesi "(21).
Comunque, quali che siano stati il suo carattere o i suoi difetti, è
innegabile che sia stato lui a lanciare il primo seme dello Scautismo
in Italia e, anche se i R.E.I. ebbero una vita molto breve, la loro eredità
fu presto raccolta da altri.
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Attilio
Grieco
da Esperienze e Progetti 183 |
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LA
LEGGE-PROMESSA DEI R.E.I. (22)
L’Esploratore
sul suo onore deve promettere:
1. Di fare il suo dovere verso Dio, il suo Re e il suo paese.
2. Di aiutare chiunque e a qualunque costo.
3. Di credere alla parola del fratello Esploratore e di dire sempre
la verità: se non la dice non è più un Esploratore.
4. L’Esploratore è leale: egli sostiene il suo amico
e specialmente il suo compagno in qualsiasi occasione.
5. L’Esploratore è l’amico di tutti e un fratello
per ogni altro Esploratore ricco o povero, fortunato o sfortunato.
6. L’Esploratore è cortese con tutti, specialmente
coi deboli, le donne, i bambini, gl’invalidi e gli storpi.
L’Esploratore è cavaliere, è forte e deve mostrare
la sua forza aiutando i deboli.
7. L’Esploratore è amico di ogni creatura vivente e
non permetterà mai che nessun animale venga fatto soffrire
inutilmente. Egli, come S. Francesco, sente di essere fratello di
tutti gli esseri viventi, perché li ama, ed esplorando i
monti ha imparato a conoscerli.
8. L’Esploratore eseguisce gli ordini ricevuti con intelligenza,
cioè egli riflette al significato dell’ordine ricevuto
e cerca di eseguirlo. Egli è un soldato del mondo e riflette
prima di ubbidire.
9. L’Esploratore non dà peso ai suoi dispiaceri: egli
sorride persino quando soffre, poiché il dolore passerà
più presto se lo accetta ridendo.
10. L’Esploratore è economo ma non mai tirchio. Egli
risparmia i quattrini non per sé, ma per avere i mezzi per
aiutare gli altri.
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NOTE |
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Secondo
alcuni storici i ragazzi erano una settantina. Notiamo, per inciso,
che questa cerimonia, effettuata dalla massa dei ragazzi, tutti insieme,
alla presenza delle autorità e del pubblico, sembra essere
più un giuramento militare che la cerimonia della Promessa
Scout ideata da Baden-Powell, molto meno appariscente ma, soprattutto,
effettuata da ciascun ragazzo individualmente.
-
Hector Bayon era uno sportivo e, insieme al connazionale William Poths,
aveva fondato a Napoli nel 1904 il “Naples Foot-Ball & Cricket
Club”, divenuto successivamente “Foot-Ball Club Internazionale-Naples”,
progenitore dell’attuale squadra di calcio del Napoli.
-
Baden-Powell, Young knights of the Empire, Pearson, 1917, pag. 107
-
Mario Mazza, che nel 1916 aderì poi all'A.S.C.I. divenendone
uno dei dirigenti nazionali, aveva organizzato nel 1905 a Genova con
un gruppo di amici un’associazione giovanile denominata "JUVENTUS
JUVAT", ispirandosi alle scuole Gioiose di Mantova fondate nel
1400 da Vìttorino da Feltre.
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Spensley arrivò a Genova nel 1896. Si deve alla sua azione
lo sviluppo del calcio, tanto che nel 1899 il "Genoa Cricket
and Athletic Club", fondato nel 1893, cambiò nome divenendo
“Genoa Cricket and Football Club”, squadra di calcio nella
quale Spensley giocò anche alcuni campionati nazionali come
portiere e come terzino. È l'attuale squadra di calcio del
Genoa che ha mantenuto nel nome il ricordo delle sue origini inglesi.
-
Storicamente i R.E.C.I. sono la prima associazione scout dichiaratamente
cattolica, riconosciuti nel 1914 dalla curia di Genova. Precedettero
di pochi mesi i Belgian Catholic Scouts.
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Spensley, che era nato a Stoke Newington, in Gran
Bretagna, il 17 maggio 1867, morì nel corso della Prima Guerra
Mondiale, il 10 novembre 1915, in un campo di prigionia tedesco a
Magonza.
-
Dal quotidiano “La Nazione” del 20 dicembre
1910
-
-
Scrittore, storico, uomo politico. Nel 1891-92 fu Ministro della Pubblica
Istruzione
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Militare e politico. Nel 1906-1907 fu Ministro della Guerra
-
Questo libro è liberamente scaricabile dal sito internet www.archive.com,
un sito dove sono reperibili anche libri riguardanti lo Scautismo,
libri di Baden-Powell e di suoi familiari.
-
Lettera di Mauro Furia all’autore.
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Mario Mazza, Storia dello scautismo italiano, L'Esploratore, supplemento
al n.5/1945.
-
Mauro Furia è scomparso recentemente. Molto del materiale che
ho utilizzato per scrivere questo articolo è dovuto alla cortesia
di Mauro, con il quale negli scorsi anni ho avuto numerosi contatti
e scambi di informazioni e di materiale.
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Agli inizi del XX secolo in Gran Bretagna vi era un acceso dibattito
a proposito dell’opportunità, o meno, di introdurre il
servizio militare obbligatorio. Lo Scautismo si trovò, suo
malgrado, ad essere coinvolto in queste discussioni per le sue caratteristiche
e perché era stato fondato da un generale, il quale aveva attribuito
molti incarichi nello Scautismo a militari o ad ex militari. Inoltre
lo Scautismo era accusato di essere stato infiltrato dalla National
Service League, un organismo che sosteneva l’introduzione del
servizio militare obbligatorio. Nonostante le affermazioni contrarie
di Baden-Powell, lo Scautismo prestava il fianco alle accuse di “militarismo”
e di essere favorevole all’introduzione del servizio militare
obbligatorio. Proprio questa accusa aveva dato vita ai British Boy
Scouts, i quali nel 1909 si erano staccati dall’associazione
ufficiale di Baden-Powell.
-
Questa associazione, di stampo piuttosto militarista, dopo le dimissioni
di Hearst divenne “United States Boy Scout”, ma nel 1919,
in seguito all’azione legale dei “Boy Scouts of America”,
sostenuti da Baden-Powell, fu costretta a rinunciare al nome “Boy
Scout” e assunse la denominazione di “US Junior Military
Forces Inc.”. Dopo poco tempo però chiuse le attività.
-
I British Boy Scouts, le British Girl Scouts e l’Order of World
Scouts esistono ancora oggi in Gran Bretagna. Oltre alle due associazioni
britanniche, l’Order of World Scouts dichiara di riunire anche
alcune altre piccole associazioni in Europa, in America Latina e in
Australia.
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Baldovino
I (1058 - 1118). Primo re di Gerusalemme (1100-1118). Fratello minore
di Goffredo di Buglione, partecipò alla prima crociata e, separatosi
dall'esercito cristiano dopo la presa di Antiochia, nel 1098 conquistò
Edessa dove creò un principato. Due anni dopo venne eletto
re di Gerusalemme. Morì durante una campagna militare in Egitto.
-
Ad esempio, E. P. Carter, uno dei responsabili Sud Africani dei British
Boy Scouts, rifiutò l’adesione all’associazione
di Baden-Powell e formò i “Naval Cadets”.
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Tim Jeal, Baden-Powell, edizioni Pimlico, Londra 1989, pag. 403.
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Sir Francis Vane aveva unito in un unico testo la Legge e la Promessa
Scout. Si noti però la lunghezza di questo testo confrontato
con la semplicità e la linearità della Legge di Baden-Powell
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