Al centro
di GiIwell Park si trova ancor oggi la Casa Bianca (the White House),
un edificio più volte ampliato in cui oggi si è trasferita
la sede centrale dell'associazione scout britannica. Il nucleo più
antico dell'edificio venne costruito nella seconda metà del Settecento
dal proprietario di Gilwell Park di allora, Leonard Tresilian.
Alla sua monte
net 1792 la proprietà passò alla figlia Margaret, che andò
sposa a William Bassett Chinnery. La famiglia Chinnery abitò la
Casa Bianca per circa 20 anni, durante i quali Margaret abbellì
notevolmente i giardini, con interventi ancora oggi riconoscibili nella
Passeggiata dei Tigli (Lime Walk) e nel Prato del Bufalo (Buffalo Lawn;
con la statuetta del bufalo offerta dall'associazione scout americana).
Margaret e
William divennero famosi per i loro ricevimenti sfarzosi, frequentati
da gran parte dell'alta società londinese, compreso lo stesso re
Giorgio III.
I Chinnery ebbero tre figli, morti tutti in giovane età prima dei
loro genitori. Il più piccolo, WaIter, morì a 10 anni in
Francia nel 1802. Fu sepolto in una tomba di famiglia nell'Abbazia di
Waltham non lontano da GilweII Park, ma Margaret fece costruire in suo
ricordo un monurnento funebre ancor oggi esistente, vicino al Centro del
Cigno (Swan Centre). La loro unica figlia Carolina prese la tosse convulsa,
una malattia che a quei tempi lasciava poche speranze. Tuttavia Carolina
si riprese inaspettatamente, con grande gioia dei genitori, che in segno
di ringraziamento fecero erigere una colonna, la "colonna di Carolina",
tuttora visibile nell'odierna cappella anglicana. Ma l'erezione della
colonna era appena ultimata che Carolina ebbe una ricaduta e morì.
Anch'essa fu sepolta nell'Abbazia di Waltham. Il terzo figlio morì
in Spagna a 27 anni.
Ma le tragedie non erano finite. William Chinnery lavorava per il governo
inglese in qualità di intendente per le lontane colonie australiane,
proprio allora costituite, del Nuovo Galles del Sud e della Tasmania.
I frequenti e brillanti ricevimenti cui ho accennato sembravano poco compatibili
con lo stipendio relativamente modesto di un intendente, mentre d'altra
parte
suscitavano non poche gelosie. Vi furono interrogazioni parlamentari.
Una prima inchiesta ebbe luogo net 1907, ma si concluse con un nulla di
fatto. A conclusione di una seconda inchiesta nel 1812 risultò
invece che Chinnery aveva falsificato per anni i libri contabili del governo,
creando un ammanco di 81.000 sterline (qualche milione di Euro di oggi).
Chinnery si sottrasse
aIl’arresto fuggendo in Svezia, mentre la povera Margaret, rimasta
sola, fu soggetta al sequestro della proprietà nella quale era
nata e vissuta, che il governo vendette per sanare in parte il buco di
bilancio provocato dalle malversazioni del marito.
Una lettera del 2 luglio 1812, dignitosa e tristissima, ci descrive il
suo stato d'animo: "È un paradiso terrestre [scriveva Margaret
di Gilwell Park] in cui l'armonia deliziosa derivante dall’accordo
perfetto Ira dovere e inclinazione era profondamente sentita e fonte di
godimento.
Quanti sono stati testimoni del nostro modo di vivere a Gilwell possono
garantire che ciò che affermo corrisponde a verità. Il Signore
Iddio conosce meglio di tutti il motivo per cui la casa felice e pacifica
dove Egli era adorato in fedeltà e verità è ora venduta
al pubblico incanto. Nel giardino vi è un piccolo monumento in
memoria del mio figlio più piccolo. Ogni giorno lo
adornavamo di fiori freschi: dovrà essere ora demolito o distrutto?
C 'è anche una colonna assai cara al mio cuore, poiché venne
eretta in ricordo di ciò che vanamente credemmo fosse la guarigione
di mia figlia dalla tosse convulsa. Nulla ora ml rimane di ciò
che finora possedevo, se non un solo figlio. Chino la testa in rassegnazione.
A coloro cui è delegato il potere sulla
terra rassego il mio titolo alla casa paterna".
Col cuore straziato, Margaret emigrò in Francia, dove più
tardi la raggiunse il marito. William morì nel 1826, e Margaret
portò neila tomba, nel 1840, il suo dolore e rimpianto per gilwell
Park. I due vennero sepolti nel noto cimitero parigino del Père-Lachaise.
La storia potrebbe finire qui, se non fosse che, da quando lo scautismo
inglese acquistò il terreno nel 1919, vi sono stati diversi avvistamenti
notturni di una signora biancovestita che si muoveva sul terreno, apparentemente
in ansiosa ricerca di qualcosa o di qualcuno...
"Un fantasma? Ma andiamo!”. Penso che molti lettori prenderanno
la cosa sul ridere. Confesso che anchio sulle prime ho reagito cosi. "I
soliti inglesi...”. Personalmente ho frequentato Gitwell Park da
quasi 50 anni senza mai avere apparizioni, e con me tanti altri Capi di
tutti i Paesi.
Eppure... forse non avevo l'età giusta. Sta di fatto che quAndo
dei Lupetti, che dal Capannone delle Vacanze di Branco (Pack Holidays
Hut) escono di notte per andare al bagno che si trova dall'altra parte
del prato, rientrano urlando di spavento e svegliando tutto il Branco
- Lupetti, si badi, che nulla sanno della storia di Margaret Chinnery
- e quando questo accade più
volte... beh, qualche pensiero ti viene.
Passa del tempo, e qualche anno fa una ricercatrice australiana che studia
la storia delle colonie australiane nelI’Ottocento riporta in luce
la vicenda giudiziaria di William Chinnery. Tra l'altro essa visita Gilwell
Park, dove gli scouts le mostrano il monumento a William e la colonna
di Caroline. Poco dopo, trovandosi a Parigi le viene l'idea di recarsi
al Père-Lachaise a visitare
la tomba dei Chinnery. Naturalmente si reca per prima cosa alla direzione
del cimitero dove un impiegate cortesemente si informa se la ricercatrice
sia una parente dei defunti. L' australiana nega e chiede del perché
della domanda. La risposta: le autorità stanno ristrutturando quella
parte del cimitero e si apprestano a demolire quelle tombe. La ricercatrice
avverte subito la sede centrale inglese, e il bravo direttore degli archivi
Paul Moynihan si mette in moto con la consueta passione e precisione.
Viene sentita la direzione del Père-Lachaise, per conoscere a quali
condizioni ed a chi potrebbero essere rimessi i resti mortali dei due
coniugi.
Vengono ritrovati i discendenti viventi della famiglia, che dapprima pensano
ad un'inumazione all'Abbazia di Waltham: ma la cosa non si rivela possibile
per varie ragioni. La soluzione possibile, e alla fine prescelta, è
quella della cremazione, con spargimento delle ceneri sul terreno di Gilwell.
Segue una complessa vicenda burocratica durata due anni; che coinvolge
i discendenti della famiglia Chinnery, un'impresa inglese di pompe funebri,
il Ministero dell'Interno inglese, le dogane inglesi, il locale Coroner
(magistrato competente nei casi di morte), il crematorio di Londra, le
dogane francesi, la polizia parigina (il cui Commissario capo ha voluto
essere personalmente presente all'esumazione), e naturalmente l'associazione
scout inglese.
Una vicenda che solo la pazienza e la tenacia di Paul riescono a condurre
in porto. Va anche detto - ulteriore tocco di mistero nella vicenda -
che la procedura non ha gravato sul bilancio degli scouts britannici,
giacché un donatore rimasto sconosciuto, che agiva per il tramite
di un notaio, ha preso su di sé ogni spesa. Alla fine, dopo la
cremazione e un breve servizio religioso alla presenza dei discendenti
e degli scouts, le ceneri di Margaret e di William hanno finalmente fatto
ritorno, dopo 190 anni, nel posto che era stata la loro casa, accanto
al monumento di Walter e alla colonna di Carolina.
Beh, come dicevo, uno ci può credere, oppure no. Ma è un
fatto che da allora la signora biancovestita ha cessato di aggirarsi sui
prati di Gilwell Park: è tornata a casa nel suo paradiso terrestre,
per sempre.
Mario Sica
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