Quando
lo staff di reparto pensò di fare il campo estivo nella zona di
*** (Alpi Orientali) non immaginava che un altro signore, residente in
Vaticano, stesse coltivando le stesse idee.
Fu così che il reparto « Orione » pose il campo nella
zona in cui il Papa stava trascorrendo le vacanze.
La cosa era nota ma nessuno ci pensava.
Arrivò la metà del campo: lo staff aveva inserito nel programma
un’ uscita di squadriglia che comprendeva il pernottamento in quattro
località diverse.
La squadriglia « Aquile » parte verso la località
« Malga Piaz », punto di arrivo del sentiero 18.
Andrea, 14 anni, guida la fila dei sei sbuffanti squadriglieri. Sta ruminando
i suoi problemi quando, in uno spiazzo fra gli alberi, si vede sbarrare
la strada da uomini in armi. « Alt non si può passare! »,
lo apostrofa il comandante. « Chi siete? » |
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« Scouts », risponde Andrea, mentre la fila approfitta di
quell’ inaspettata occasione per riprendere fiato.
« Il Papa deve passare su questo sentiero; per motivi di sicurezza
non potete continuare: dovete tornare indietro ».
« Come facciamo? Ci hanno dato l’ordine di essere entro questa
sera a Malga Piaz: se non ci arriviamo in tempo, salta tutta l’uscita!
». Il comandante del servizio di sicurezza è perplesso: fra
i ricordi della sua infanzia, c’è anche quello di aver sentito
dire che gli scouts sanno obbedire agli ordini. E gli ordini.., sono ordini:
poffarbacco!
Un parlottamento via radio: « A’ capo, qui ‘ce sta una
squadrija de scut che c’hanno l’ordine de passà: che
famo? » — « E vabbè, pe’ sta volta je damo
er permesso. Dajie tutte l’istruzzioni ». Un veloce controllo
col metal detector e zaino in spalla: la squadriglia « Aquile »
ha la via libera per Malga Piaz.
Il sentiero 18 è davvero micidiale; chi vi si arrampica non ha
tempo per fare riflessioni: l’unica cosa che chiede alla vita è
di riuscire a vederne la fine.
E’ così che Andrea quasi non si accorge di un signore in
veste bianca che gli sbarra il cammino; la vegetazione e il sudore non
gli permettono di capire: sovrappensiero si fa da parte e invita gli altri
a fare altrettanto. Con stupore notano che invece èquel signore
in bianco a voler cedere il passo. Marcolino, il novizio, esclama: «E’
il Papa! », « Cari ragazzi (il timbro di quella voce è
inconfondibile): avete degli zaini enormi. Siete stanchi? »
« No Santità, risponde Matteo, ci siamo abituati».
« Anch’ io quando ero giovane facevo lunghe camminate sui
monti della mia patria; ora sono vecchio e devo accontentarmi di passeggiate
più facili. (Cli occhi dei paffuti monsignori al seguito strabuzzano:con
cenni molto significativi fanno capire che le camminate del Papa sono
ancora terribilmente dure). Faccio i miei migliori auguri per la buona
riuscita del vostro campo ».
« Grazie Santità! — risponde Andrea, frugandosi in
tasca — Prima di partire le vorremmo regalare questo coltello scout
con le iniziali del nostro gruppo. Le piace? ». «Certo, grazie!
In compenso pregherò perché vi divertiate e cresciate sempre
buoni. Arrivederci ragazzi ».
« Arrivederci Santo Padre ».
Fatti pochi passi, Roberto, il più impulsivo, si ferma di scatto
e grida di slancio:« Santità, stia sempre bene, mi raccomando
eh!! ».
Il Papa si volge e sorride al suo giovane fan.
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