RACCONTI
AL FUOCO DI BIVACCO |
IL
SALUTO |
Forse
non tutti conoscono la storia del suonatore di flauto di Hamelin, la deliziosa
leggenda tedesca narrata dal poeta inglese Browning. Eccola in poche parole: |
“Un
mago aveva, grazie all’incantesimo del suo flauto, liberata la
città di Hamelin dai topi che la infestavano. Ma, poiché
i governanti cittadini avevano rifiutato di pagargli il prezzo convenuto,
egli aveva allora portato via, al suono del suo flauto, tutti fanciulli
della città verso le scoscese pendici del monte Koppel. Là
i fianchi della montagna si erano aperti e poi richisi su di essi ed
erano tutti scomparsi. |
Sin
qui la leggenda. Tuttavia, durante un viaggio che feci nella regione di Hannover, capitai un giorno nella cittadina di Hamelin, sulle rive del fiume Weser. Lì parlai di questa storia con un vecchio del luogo ed ecco ciò che mi raccontò: |
“
Contrariamente a quanto dice la leggenda, un inviato del Borgomastro trovò,
dopo laboriose ricerche, il luogo dove il suonatore nascondeva i fanciulli.
Essi erano dentro una fortezza inespugnabile, circondata da profondissimi
fossati e da mura alte più di ssessanta piedi. Soltanto un’enorme
porta di legno di quercia dava accesso all’interno, e nessuna forza
avrebbe potuto spezzarne i battenti. In questa fortezza i fanciulli vivevano, forse felici, certamente privi di aria pura, senza conoscere le bellezze della natura circostante, le gioie della libertà, le corse attraverso i boschi, la vita rude e sana all’aria aperta. Vivevano sì, ma intristivano dentro la muraglia di pietra. L’inviato supplicò talmente il suonatore di flauto di ridare la libertà ai fanciulli, che costui, sporgendosi tra i merli del castello, alla fine gli rispose: |
Nessuna potenza
umana può aprire la porta di questa fortezza, esiste tuttavia un
gesto misterioso, un gesto che sarà un giorno il saluto di tanti
ragazziche per la loro pratica della vita all’aria a perta, per il
culto dell’onestà e della lealtà, per l’abitudine
di servire il prossimo in ogni circostanza ridaranno vigore ad una gioventù
fiacca e indolente. Trovate questo gesto e le porte si apriranno da sole, i fanciulli di Hamelin saranno liberi. |
Ritornato in città
l’emissario riferì queste parole al Borgomstro che immediatamente
fece conoscere la notizia in tutta la regione, promettendo immense ricchezze
a colui che avesse scoperto il gesto di cui aveva parlato il mago. Cominciò allora, davanti alle porte della fortezza una sfilata molto curiosa. Arabi, con la mano sul petto, fecero il loro saluto tutto pieno della maestà orientale. Le porte restarono chiuse. Soldati di tutti i paesi del Mondo vennero a salutare il mago con le loro spade sguainate. Le porte restarono chiuse. Romani, il braccio teso, salutarono come al tempo dei giochi nel circo i gladiatori salutavano l’Imperatore. Le porte restarono chiuse. I poveri abitanti di Hamelin cominciavano a disperare quando, proveniente dalle coste dell’Inghilterra, comparve davanti alla fortezza un ragazzino di quattordici o quindici anni. Egli congiunse il mignolo ed il pollice della mano destra e alzò semplicemente la mano all’altezza della spalla. Era il saluto scout. Allora le porte si aprirono in tutta la loro imponenza e, con urla di giubilo i fanciulli di Hamelin ritrovarono la loro libertà." |
Guy
de Larigaudie |