Schizzi topografici...

Cosa sono gli schizzi topografici?

Certamente non sono gli spruzzi che si alzano dal lago quando ci si butta dentro un pesante libro di topografia, né sono un tipo particolare di gavettoni ben mirati...

Ma...

Gli schizzi topografici non sono altro che rappresentazioni più o meno schematiche del terreno.

Supponendo che siano ben pochi i gruppi Scout che possiedono un jet o un biplano (o anche solo un pallone aerostatico o un dirigibile!), tralasceremo il capitolo della rappresentazione topografica da rilevamento aereo, per parlare degli schizzi fatti sul terreno, durante un itinerario (si, lo so, avrei dovuto dire "un'hike"...).

Analizzeremo due metodi rapidi ed efficaci: lo schizzo francese e lo schizzo belga (o "percorso rettificato"). La scelta tra questi ed altri metodi si basa su diversi fattori: (a) lo scopo a cui deve servire lo schizzo, (b) la lunghezza dell'itinerario, (c) il tempo che si ha a disposizione, (d) la precisione che si deve ottenere, (e) i mezzi a disposizione e (f) le persone che useranno lo schizzo.

Ingredienti: carta millimetrata, squadrette, matita, bussola, goniometro, e quant'altro possiate giudicare utile (temperino, gomma...).

Lo schizzo francese richiede molta precisione e molto tempo. Esso consiste nel disegnare la strada come la si vede e come la si percorre.

Prima di tutto bisogna dare un'orientamento al foglio di carta, segnando una freccia indicante il Nord in un'angolo (di solito in alto a sinistra). E' ancora preferibile utilizzare il lato superiore del foglio come Nord, come nelle tavolette topografiche. Ancora, è bene decidere subito la scala alla quale vorremo disegnare il nostro schizzo, e riportarla sul foglio.

Tenendo il foglio orientato si inizia il disegno della strada seguendo la stessa direzione in cui la si vede realmente, cioé con lo stesso angolo con la retta N-S (cioé lo stesso azimuth). Si misurerà il primo tratto di strada retto (o assimilabile ad una retta) e lo si riporterà in scala sul foglio, con l'orientamento corretto. Arrivato al primo cambiamento di direzione si traccia il secondo tratto di strada con il nuovo orientamento. E così via.

Ovviamente, oltre alla strada percorsa, dovremo disegnare - con simboli topografici - tutto ciò che ci circonda ai margini della strada e anche il lontananza: case, ponti, corsi d'acqua, montagne e colline... E' opportuno indicare dove portano le strade che incrociano quella che stiamo percorrendo (aiutandosi con gli appositi cartelli stradali, ove possibile) e la direzione dei corsi d'acqua.

Se si decide di non utilizzare alcuna scala, è opportuno segnare le lunghezze ai lati di ogni singolo tratto di strada.

Lo schizzo belga è in qualche modo più rapido e di più semplice realizzazione.

Preso un foglio di carta millimetrata lo si divide in 5 colonne (che chiameremo 1, 2, 3, 4, 5), lasciando un po' più grande quella centrale (3), che indicherà la strada percorsa. In questa colonna si traccerà la strada (con il relativo simbolo topografico) con delle frecce indicanti la direzione del Nord man mano che la strada cambierà direzione.

In pratica, dopo aver stabilito e indicato la scala che verrà utilizzata, partendo dal basso traccerò nella colonna 3 la strada (linea intera, tratteggiata, punteggiata...) ovviamente in scala. All'inizio del primo tratto indicherò la direzione del Nord. Nelle colonne appena laterali (2 e 4) si indicherà tutto ciò che si vede nelle adiacenze della strada, tenendo sempre presenti le direzioni e le distanze. Nelle colonne 1 e 5 si indicherà tutto ciò che si vede in lontananza. Le indicazioni nelle colonne 1, 2, 4 e 5 dovranno essere preferibilmente disegnate con simboli topografici o, in alternativa, potranno essere descritte per esteso. Al primo cambio di direzione traccerò una linea orizzontale e ripartirò ridisegnando la strada e la direzione del nord e così via.

Al termine, posso ricostruire il percorso tagliando il foglio in corrispondenza delle linee orizzontali e posizionando i vari frammenti di seguito (la linea della strada dev'essere continua) badando a che le diverse frecce indicanti il Nord siano tutte parallele.

E' consigliabile indicare sempre nello schizzo - di qualunque si tratti - le distanze percorse (in metri o in passi), le ore di arrivo (o il tempo di percorrenza) nelle singole "tappe" e le condizioni metereologiche (direzione del vento, nuvole, pioggia...). Infine, per fini di "archivio" e documentazione, può essere utile scrivere anche particolari annotazioni riguardanti lo stato d'animo dei singoli, le attività eseguite nel corso della strada...

Allora...Buona strada!!!




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