PAGINA INCOMPLETA: IN CORSO DI LAVORAZIONE

Numeri di Coro Parlato
da prendere ad esempio per realizzarne altri più attuali

da Teoria e Tecnica dell'Espressione - Editrice Fiordaliso Roma - 1959

 

LA GIUBBA DEL NONNO
(L. Losana)

COSTUME: tuta nera, su cui aggiungere i seguenti particolari: due polsini rossi di dimensioni maggiori del normale, con grandi gemelli dorati. Colletto rosso a scialle.
ATTORI: tre.
SCENOGRAFIA: su un lato della scena un attaccapanni a cui sta appesa una vecchia giacca da casa.

I tre attori sono indicati dalle lettere A B C.
Recitato
Azione

A: Chi ti vide?
B: Chitti

A: Chittivide nel vespero irreale, quasi bandiera vecchia
C: Che fa buon brodo
A: Giubba tarlata del nonno?
B: E chittivide?
C: Un cieco, no certo
B: Ma un poeta, sì.
(Pausa).
A: Giubba

B: Virgola

A: Giubba, virgola, mi ascolti?

ABC: Giubba per tant’anni vestita, giubba rattrappita, e ormai priva di contenuto

ABC: aprono le tendine di una finestra
B: mano alla bocca, come per chiamare qualcuno
A: parlando all'attaccapanni
BC: scattano sull’attenti
C: scopre il coperchio di una pentola e rimestola il brodo

C: si passa la mano sugli occhi.

(Pausa).
A: un passo avanti, slancia le braccia in alto
B: richiama A prendendolo per un braccio
A: altro passo avanti, indi torna nella fila
ABC: stringendosi nelle spalle, afferrano il colletto della propria giubba; poi abbandonano le braccia lungo i fianchi e incurvano la schiena lasciando cadere la testa su una spalla.

A: Chi ti dirà la mia pena?

ABC: Noi ti vedemmo bambina:

eri scendiletto

 

dello zio prediletto

 

A: Che profumo di rosa!

B: Quali sogni!

C: Oh, mia giubba schifosa!

ABC: Giacca del babbo e poi del nipote,

fosti anche sottana

B: Ed eri bella

C: Di mia sorella.

A: Fosti tenda di finestra e poi giubba di nuovo

Colore di un uovo

Marcio.


(Pausa).

Ar Or, come stai?
Io ti rivedo nella mia miopia

R: Nella sua mio miopia

A: Nella mia miopia di intelligente cretino

A: braccia aperte verso il basso
ABC: braccio destro orizzontale leso verso il pubblico per indicare la statura
AB: avanti la gamba destra piegandosi su di essa, e tenendo il braccio destro per invitare C a stendervisi

AB: come prima.
C: dopo un. mezzo giro su sè stesso, si adagia sulle gambe e sulle braccia degli altri due, carezzandosi i baffoni
B: aiuta C a rialzarsi. C fa l’addormentato in piedi
B : parlando verso C

C: svegliandosi di colpo

ABC: braccio destro a indicare, prima la statura del padre, poi quella del nipote

ABC: inchino, allargando la sottana

 


A: imita con le mani la tenda ondeggiante
A: guarda i suoi polsini

B: rompe l’uovo

ABC: tappandosi il naso con la mano.

(Pausa).

A: alla giubba
A: socchiudendo gli occhi, facendo un passo avanti
B : ridendo alle spalle di A

 

C: Ah, questa è la realtà più vera!

(Pausa).

A: Con quanta magia
mi affascini ancora giubba che t’avvii placida e solenne


B: Regale e untuosetta


D: Dura e ormai fredda


A: Incolore e gelida
B: Proprio come il ghiaccio
ABG: A diventare straccio

C al pubblico, indicando A.

(Pausa).

A: braccia tese avanti

A: allarga le braccia, muovendole come onde e fermandole, tese, sotto il naso di BC
B: tocca la mano di A con ambedue le sue, spingendola via. La mano di A ricade.
C: tocca la mano di A e la caccia via con ribrezzo. La mano ricade

 

ABC: movimento di chi strizza uno straccio bagnato.

   
 
   
   
   

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