MARIA MASSIMO LANCELLOTTI
LA PRIMA CAPO GUIDA ITALIANA

Giuliana di Carpegna aveva pronunziato la sua Promessa innanzi all’altare della Cappella Eucaristica nelle Catacombe di Priscilla il 28 dicembre 1943, in piena guerra, durante l’occupazione tedesca. Promessa ricevuta da Padre Ruggi d’Aragona.
Chi altro avrebbe potuto riceverla, in quei giorni?
Era stata la stessa Gluliana a pregarlo di aiutarla nella fondazione delle Guide ed egli, essendo stato nella sua giovinezza Capo e Commissario dell’ASCI, poteva rappresentare idealmente la grande famiglia degli scouts .


Poi Giuliana aveva ricevuto la Promessa delle prime sette volenterose. Ma l’AGI non era ancora nata. E’ da quella Squadriglia, come da una matrice, che avrebbe poi avuto il suo primo sviluppo.
Cominciò allora un lavoro intenso. Bisognava trovare collaboratrici, formare un Comitato promotore, fissare chiaramente lo scopo dell’Associazione, il suo spirito, nel testo esatto della Promessa e della Legge, stendere un progetto di Direttive, raccogliere le prime Unità.
Tutto questo fu fatto in pochi mesi ma non bastava.
Era necessario trovare la persona disponibile, che rappresentasse l’Associazione e ne assumesse la responsabilità, desse piena garanzia che lo scopo, lo spirito, i programmi sarebbero stati attuati. Non era facile trovarla e l’Associazione Guide Italiane ne aveva urgente necessità.


Fu allora che ci rivolgemmo alla Principessa Maria Massimo Lancellotti, come alla persona che aveva le condizioni e le qualità richieste per quel compito.
Ella ascoltò attentamente la nostra richiesta. Comprese subito l’importanza della nostra impresa. Ci pose una serie di domande sullo Scautismo che conosceva ancora poco.
Non ebbe difficoltà ad afferrarne i principi, lo spirito, il metodo: la sua educazione in Belgio, ed altre sue attività, avendola da tempo preparata in armonia con questi. Accettò allora con semplicità il peso e l’avventura non lieve che le chiedevamo, ponendo come condizione di essere realmente assistita nelle sue mansioni da un Assistente Ecclesiastico, ed aiutata dalle sue collaboratrici.


Il 10 ottobre 1944 fece la sua Promessa nella Cappella di Mater Admirabilis a Trinità dei Monti.
Ma già si era messa al lavoro con noi, con uno zelo ed una energia che non si smentirono mai...
Sempre presente — e la più puntuale — alle nostre riunioni (che possiamo fin d’allora chiamare di Commissariato Centrale) frequenti e laboriose, vi prendeva parte attivissima. La soluzione dei grandi problemi del momento: approvazione dell’Associazione, costituzione della F.I.G.E., rapporti con il Bureau Mondiale, l’ebbero collaboratrice appassionata.


L’8 Dicembre 1944 fu nominata dalla Santa Sede Presidente del CommIssarIato Centrale e mantenne tale carica fino a che, con lo Statuto deI 1954 fu nominata Capo-Guida. La sua salute, che da anni aveva cominciato a farla soffrire, la costrinse a dimettersi, con nostro e suo grande dispiacere, nel dicembre 1955.


Non fu facile trovare chi potesse succederle e rimanemmo con la... sede vacante fino a quando Cecilia Lodoli poté accettare la carica, nell’ottobre 1959.


La Principessa Lancellotti, fin dall’inizio ci rappresentò a tutte le Conferenze del Bureau Mondiale ed alle Conferenze Cattoliche nei vari Continenti: la sua conoscenza delle lingue, la sua personalità, la saldezza delle sue convinzioni, le sue relazioni giovarono immensamente all’affermarsi dell’Associazione su questo doppio piano internazionale.
Fu lei a volere che la 5^ Conferenza Internazionale delle Capo Cattoliche avesse luogo a Roma, e fu l’anima della sua organizzazione. Intanto la sua casa, generosamente ospitale, era sempre aperta per incontri, riunioni, accoglienze, tanto necessari in quei giorni ed anche dopo, per noi e per le personalità delle Guide straniere in visita a Roma.

Noi, capo romane, la ricordiamo particolarmente presente a tutte le Cerimonie di Promessa che si tennero nei primi anni. Ed erano tante. Si rammaricava se non veniva avvertita tempestivamente e godeva nell’appuntare i trifogli di legno prima, e poi quelli di metallo, e nel cantare con noi il canto della Promessa.

La sua mano sinistra sapeva poco o nulla di quello che la sua destra faceva per l’AGI, e la destra ben poco sapeva di quello che la sinistra faceva per le Guide disperse nei campi dei profughi, per i campeggi dei Ripartini romani in difficoltà.., e per altri imprevisti.
Negli ultimi anni non l’avevamo più incontrata se non di rado, ma ella ci seguiva costantemente da lontano pregando il Signore di benedire sempre più tutti i componenti, della carissima, indimenticabile AGI


La nostra Capo Guida ad honorem ci ha lasciate serenamente il 19 febbraio 1973 per tornare alla Casa del Padre. Siamo andate allora a salutarla, per l’ultima volta, nella sua casa di piazza Navona e nella chiesa di Sant’lgnazio, per dirle a nome di tutte, anche di chi forse neanche conosceva il suo nome, il nostro grazie per tutto l’amore e la dedizione con cui ha guidato l’AGI nei suoi primi difficili anni.

I Trifogli di legno
 



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