Rivista bimestrale del Centro Studi ed Esperienze Scout "Baden-Powell"

 

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Sommario del n.125

(Gennaio-Febbraio 1999)


  • Chiacchiere in famiglia
    "Vi proponiamo tre documentazioni di prima mano tratte dalla stampa di due Associazioni scout italiane, il Gei e l'Agesci. Le prime due, intitolate "Lana caprina" e "Ma che tristezza quelle serate", sono apparse nel n. 27 di "il Rompiscautole " (sic), un simpatico e valido periodico manzianese del Gei, a descrivere alcune fasi del Meeting di Primavera (un incontro nazionale di circa 200 Capi). Il terzo, l'articolo "Chiari di luna", è stato pubblicato sul numero del 25 aprile scorso di "Proposta educativa" dell'Agesci ed è un ottimo intervento di Don Roberto Davanzo."
  • Il Patto Associativo AGESCI "restaturato"
    "L'Agesci discute il nuovo testo del patto associativo che è stato pubblicato su Scout n. 23 del 24 ottobre 1998. A seguito della decisione del Consiglio generale dell'anno scorso, è stata nominata una commissione che ha provveduto a scrivere il nuovo testo. La commissione ha ritenuto di non fare una riscrittura integrale, ma di "restaurare" il vecchio testo rendendolo più leggibile. [...]"
  • Una pagina di storia: l'IPISE
    "Un grande evento, ma anche un impegno di grande significato. I personaggi che rappresentavano le 30 Associazioni nazionali alla prima Conferenza internazionale scout di Parigi, nel 1922, vissero un momento "forte" quando, al termine della sessione, Baden-Powell li chiamò attorno a sé e chiese loro di impegnarsi solennemente all'educazione della gioventù. Così ricordava l'evento uno dei Capi italiani che vi presero parte..."
  • La pedagogia di Dio - 10
  • Soci a consiglio
    "Al meeting del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell del 28 novembre 1998 si è fatto il punto della situazione sul tema "Internet": a un anno dalla comparsa dell'homepage di E&P si valutano i risultati ottenuti e le possibilità di future estensioni. [...]"
  • Mondo scout
  • Biblioteca
  • L'uso della groma in età romana
    "La groma è lo strumento principale usato dagli agrimensori romani per tracciare sul terreno allineamenti semplici e ortogonali, necessari alla costruzione di strade, città, templi e centuriazione di terreni agricoli. Secondo i linguisti il termine "groma" deriva dal corrispettivo termine greco "gnoma" ma vi è chi lo fa derivare da "a-grumus" il "campo privo di cumuli", cioè il piano ove si operava con la groma. [...]"

 


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AnnoIndice dei numeri pubblicati nel 1999


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